Donald Trump: il pavone delle pace
Ritratto del politico più eccentrico dell'era contemporanea
Nel 1978 in Italia venne promulgata un’importantissima legge: la legge Basaglia. Questa riforma fu la prima e unica al mondo che abolì i manicomi. Fu storica, perché creò un prima e un dopo. Grazie ad essa nacque l’idea che i malati psichiatrici non dovessero essere rinchiusi nei manicomi e dimenticati per sempre dalla società, ma che sono parte integrante della stessa.
La legge Basaglia fu l’atto finale di un grandissimo movimento di progressismo sociale che sottolineava l’importanza della psicoterapia per aiutare i malati e che permise la chiusura definitiva di centri di detenzione dove essi venivano sottoposti a procedure inutili ed estreme (es. lobotomia).
Dall’altra parte dell’Atlantico, si sono spinti oltre: gli psicopatici non solo sono parte integrante della società, ma possono diventare presidenti degli Stati Uniti d’America.

Il riferimento è ovviamente rivolto all’attuale presidente dei gloriosi Stati Uniti d’America, il magna(n)te newyorkese dal ciuffo biondo (e dalla carnagione stranamente aranciognola) che governa il Paese a suon di stronzate sparate a raffica.
Donald Trump è uno psicopatico narcisista
Non serve una perizia psichiatrica per capirlo. Basta guardarlo o sentirlo parlare. Lo si evince palesemente da quanto si affanni, in continuazione e con uno sforzo ammirevole (che a lui viene naturale), a sottolineare quanto sia bello, quanto sia bravo e di come sia il presidente migliore dell’intera storia mondiale. Qualunque cosa faccia, per lui è di fondamentale importanza affermare che è il migliore di tutti. Questo per lui è una questione di vita o morte (non scherziamo!). La regolazione della sua autostima, vitale per il suo benessere, dipende unicamente da quanto si senta lodato da chi gli sta intorno. E come avviene per tutte le dipendenze, non è mai sazio.
A lui non interessa minimamente del benessere del popolo americano, a differenza di quanto voglia farci credere con i suoi comizi super acclamati dai suoi elettori repubblicani più accaniti (quelli che hanno le armi al posto del cervello). Basta che venga applaudito.
Esige il Nobel
Lo abbiamo visto recentemente quando lo spietato presidente israeliano Netanyahu è parso un agnellino al cospetto di Trump pur di ottenere i favori americani a conclusione dell’accordo di pace. Bibi, come lo chiama affettuosamente Donald, era lì ad ascoltarlo mentre alla Knesset raccontava come la sua genialità sia stata fondamentale a risolvere la situazione e come sia fondamentale anche per assicurare un futuro prosperoso per la regione. Sia chiaro, lui non vorrebbe immischiarsi, ma glielo chiedono tutti, capite che ha le mani legate.
“Intendo essere un partner in questo sforzo nel senso che aiuteremo e faremo qualcosa che è diventato incredibilmente popolare. Tutti vogliono farne parte. Si chiama il Consiglio della Pace, ok? Che ne dite? È un nome bellissimo. Un consiglio, della pace. L’unica cosa negativa dal mio punto di vista è che ogni singola nazione coinvolta mi ha chiesto di esserne il presidente. E vi dirò, sono molto impegnato. Non me l’aspettavo. Ma sapete cosa, se lo faremo, lo faremo come si deve.” — Donald Trump (13 ottobre 2025)1
Non gli è bastato diventare un uomo ricchissimo, non gli basta essere l’uomo politico più potente al mondo (nonostante le svariate condanne e problemi fiscali), ora pretende persino che gli venga riconosciuto il Nobel per la pace, millantando di avere concluso personalmente una serie innumerevole di guerre brutte brutte (8 guerre in 8 mesi2, ma davvero?).
“Per quanto ne so, non abbiamo mai avuto un presidente che abbia risolto una guerra. Neanche una.” — Donald Trump (18 ottobre 2025)3
Ma andando a cercare nel suo passato, risale al 2019 questa sua strana ambizione. La leggenda (sparsa da Trump stesso) narra che il premier giapponese Shinzo Abe, assassinato nel 2022, gli abbia detto in privato di aver raccomandato la sua nomina per il Nobel, al quale un modestissimo Donald avrebbe risposto: “Grazie. Molte altre persone la pensano così. Probabilmente non lo prenderò mai. Ma va bene lo stesso.”4
Ci sta che glielo diano. Ma non glielo daranno perché lui è un personaggio troppo scomodo e il sistema è corrotto, ma dovrebbero darglielo. Forse non ve lo ricordate ma qualche anno fa anche Madre Teresa aveva fatto una campagna mirata sui social e alla fine le era stato dato il premio per molto meno. Coincidenze?
Lui è vittima del sistema anche quando lo controlla
Lui vorrebbe fare una vita tranquilla da nababbo, ma tutti gli chiedono aiuto, non può certo tirarsi indietro. E questa sua popolarità è scomoda ai poteri forti. Capite, lui ci smena ad andare contro il deep state e i poteri forti. Pur ricordandoci che non c’è nessuno più in alto di lui, forse (ma solo forse) il Signore, lui rischia tutto. Tutti i processi che gli hanno fatto, gli scandali che escono ogni settimana, sono tutte vendette. Ma lui, da buon cristiano quale è, subisce in silenzio. Dovrebbero farlo santo, altro che Nobel!
Questo suo vittimismo piace agli americani. Tanti italiani non lo sanno e pensano di essere speciali per questo, ma è un fenomeno che va di moda in tutto il mondo. Quando qualcuno ti accusa di qualcosa, tu grida che è tutta una cospirazione e si sa, finisce lì (particolarmente se sei il presidente della nazione e puoi fare come ti pare).
I problemi con la giustizia e le controversie della vita privata, non fanno altro che aumentare la sua popolarità. Eroe coraggioso che non è altro. Alcuni esempi di (in)coerenza che nessuno è in grado di negare:
Economia — Anni che parla di tassare i ricchi, ma lui che è ricco, le tasse mica le paga. Alcuni suoi business sono andati in bancarotta, ma lui è rimasto miliardario perché è furbo e sa usare il sistema. Ah, quindi non pagare le tasse è giusto? No, le tasse vanno pagate. Ma Trump ha evaso! Fake news! Non ha fatto nulla di male, non è colpa sua se il sistema è così.
Elezione 2020 — Ha pontificato in lungo e in largo la storia che l’elezione del 2020 fosse stata pilotata da brogli di tutti i tipi. Con megafoni lancia lo slogan Stop the Steal che ha ispirato i suoi seguaci ad assediare il Campidoglio per fermare la conferma di Biden a presidente. Ha incitato all’insurrezione? Chi, Trump, no!! Ma sei matto, sono stati i facinorosi dell’altra sponda a far casino. Ma allora perché ha cancellato loro la fedina penale? Fake news! Lui ha fatto quello che ha fatto perché pressato dai Democratici. Ma comunque i Democratici non contano nulla. E le email di Hillary? Il computer di Hunter Biden? Bisognerebbe guardare quelli.
Corruzione — Campagna elettorale con lo slogan Drain the Swamp: ma che ha drenato? Ha rimpiazzato tutta la magistratura, giudici e ministeri con chi ha voluto. Il ministro della sanità (dell’unico Paese al mondo con una sanità criminale) è un no-vax. E ancora vi lamentate? Si sono pure sacrificati per il bene pubblico e dichiarato che il paracetamolo causa autismo.5
Bunga-bunga 2.0 — È stato amico di un certo Jeffrey Epstein che organizzava festini che quelli di Silvio, in confronto, erano una sagra di paese. Isola privata, jet privati, minorenni. Roba da Miami Vice. Doveva rilasciare “La lista” dei clienti di Epstein. Ma non lo fa. Anzi, la lista neanche esiste. Anzi, ma chi è Epstein? Come ha detto quel pazzo di Elon Musk, e sanno tutti, lui c’è dentro fino al collo. Pure la sua fedelissima Marjorie Taylor Greene ha rotto i ranghi e chiede che la verità venga a galla.
Ma tanto di tutto questo non importa un fico secco. Chi lo segue non lo fa certo per seguire il partito, ma per partito preso! L’ideologia è stata rimpiazzata dall’idolatria.
Il The Daily Show ha coperto le elezioni politiche degli ultimi cicli e partecipato a numerosi comizi di Trump (grazie Jordan Klepper!) e non potete credere a quello che dice la gente intervistata. Alcuni fanno della vera e propria ginnastica mentale ma la maggior parte lo dice chiaro e tondo: “qualsiasi cosa si scopra su di lui o faccia, non mi interessa! A me piace! Lo seguirò sempre.” — almeno sono onesti.
Atti pubblici di sottomissione
Altro elemento da cui si evince facilmente il suo tratto narcisistico è osservare il comportamento dei leader internazionali quando lo incontrano. Perché a noi, che gli americani, si facciano infinocchiare, potrebbe fregare anche poco. Ma vedere gente importante da tutto il mondo prostrarsi ai suoi piedi in complesse manovre di servilismo fa schifo. Ne citiamo giusto un paio di quelli più innocenti e simpatici:
FIFA World Cup in America — Lo abbiamo visto con il presidente della FIFA, Gianni Infantino, che si è sottoposto ad una forma di sodomizzazione pubblica pur di promuovere il mondiale per club di calcio negli Stati Uniti (Paese in cui del calcio non gliene frega una beata minchia).
Trump indossa un cappellino sobrio che dice “TRUMP WAS RIGHT ABOUT EVERYTHING”. Tocca la coppa del mondo e chiede “Can I keep it?” → La posso tenere? (quanto è simpatico! Nessuno però sa se stia scherzando o meno, è dorata e si sa che lui non può resistere a quel colore — qui ci starebbe bene un perentorio “ma anche no!” di Maccio, ma purtroppo Infantino non l’ha portato). E infine il tocco di classe dove dice che inviterà Putin a vedere la finale insieme. Ci sembra giusto, fra
dittatorimegalomani ci si intende.De Gustibus — In un recente incontro con il presidente sudcoreano, il magnate statunitense è stato invitato ad un pranzo, il cui menù presentava dei piatti dai nomi quasi caricaturali per quanto lusinghieri come il “piatto coreano della sincerità con manzo americano” e il “dessert del pacificatore”.
Il bottone per la Coca Cola — Qua non c’è di mezzo un VIP ma è comunque una cosa inconcepibile. Si è fatto installare un pulsante sotto la sua scrivania dello Studio Ovale, che all’azionamento fa arrivare immediatamente un addetto che gli porta una Diet Coke, sua bevanda preferita. Forse la cosa più strana di tutte è che un imprenditore super liberale come lui beve Diet Coke rigorosamente senza zuccheri.
Menzioni d’onore
Ce ne sarebbero tante (ma tante) da dire, ma l’articolo è già lungo e ci sta affogando il fegato nello schifo, ma se non siete ancora convinti che sia un pallone pavone gonfiato, ricordatevi che:
New Imperialism — La Groenlandia, per qualche motivo DEVE appartenere agli Stati Uniti. Ha fatto un'offerta di acquisto alla Danimarca come fosse una normalissima fusione aziendale. Che poi bisognerebbe anche vedere se la Danimarca la possiede veramente legalmente eh! Ah, si, anche il Canale di Panama deve essere americano. Eh, sarebbe logico, infine che il Canada diventasse il 51esimo degli USA. Queste cose pare “le vorrebbero tutti”. Per non parlare del Golfo del Messico che DEVE chiamarsi Golfo d’America. Google Maps si è subito adeguato, ma ovviamente il “nuovo nome” viene visualizzato solo se ti colleghi da domini USA altrimenti il nuovo nome è solo tra parentesi.
Stormy Daniels — Hai pagato una prostituta che ti ricattava per il suo silenzio con i soldi dell’azienda. Robe che manco Lapo ai tempi d’oro. 🤦🏻6
Guerra commerciale — Ha introdotto dazi sull’importazione di prodotti esteri in America. Recentemente ha detto che le sue misure hanno portato un metro cubo di miliardi di dollari di profitti. Ma chi ha pagato? Risposta corretta: le aziende americane che importano. Certo che fai un danno anche ai Paesi esportatori, ma è indiretto. Il danno grosso, vero, è quello che fai alle aziende del tuo Paese che sono quelle che pagano i dazi. Non è mica scemo, è solo stronzo. Però ovviamente aziende come Apple hanno trattamenti privilegiati, ci mancherebbe. Loro, con tutte le tasse che NON pagano, vanno tenuti vivi e vegeti.7
Nuova East Wing con sala da ballo e corridoio della vergogna — sta costruendo una sala da ballo, che tutti volevano, ma nessuno ha fatto, senza toccare la costruzione originale, ma demolendo la East Wing perché sì! Non chiedete. Bellissimo il corridoio decorato con tutti i ritratti dei precedenti presidenti, se non fosse che ha sostituito quello di Biden con una “penna automatica” per prenderlo per il culo.
Voi fate quello che volete, noi adesso andiamo a lavarci l’anima.
#SalottoVistaMare #DonaldTrump #MAGA #NoMoreKings #EpsteinFiles #NotMyPresident






Si però Basaglia, doveva mettere una clausola: Ok niente manicomio, ma non si può diventare presidente USA. Al massimo direttore di un circo.🤡