I The Kolors esplorano nuovi modi di stuprare la musica
Analisi satirica su The Kolors e sulla musica degradante del nuovo Millennio

Non ce ne vogliano i fan sfegatati dei The Kolors, ma la loro musica ci ha letteralmente frantumato le palle.
Poche note strumentali, banali riff sentiti e risentiti nei ritornelli, qualche frase ad effetto buttata lì a caso e che spira simpatia, sono gli ingredienti perfetti per produrre la musica di The Kolors.
Ok! Capisco che sentire ItaloDisco la prima volta fa venire allegria e voglia di scatenarsi in spiaggia. Diciamolo! E’ la classica canzone estiva.
Quando si è brilli dopo aver bevuto qualche cocktail di troppo in spiaggia e si è esausti dopo un’intera stagione passata a lavorare e ci si immerge a capofitto nelle tanto agognate ferie estive. Infine ci si mette il caldo torrido dell’estate che ci fa essere tutti un pò rimbambiti.
Con questa miscela perfetta di relax e assopimento generale le nostre difese immunitarie musicali (quelle che ci aiutano a distinguere tra musica buona e musica di merda) si abbassano e siamo tutti pronti a cantare a squarciagola e divertiti parole dal suono poetico come:
Questa non è Ibiza. Festivalbar con la cassa dritta
Ti sto cercando, ma è nebbia fitta
Ti giuro, se ti penso, la mia testa suona. Suona Italodisco
Non è un caso se questa canzone sia stata rilasciata strategicamente il 5 maggio 2023, appena prima dell’inizio dell’estate. Canzone studiata a tavolino all’interno dei segretissimi laboratori musicali di tormentoni estivi.
D’accordo ci sta! Ci sono passati tutti. Fai una canzone facile, vendi veloce e poi usi il successo per fare qualcosa di meglio.
Era veramente facile fare di meglio di ItaloDisco. Bastava riunirsi un pomeriggio in un garage, suonare a caso qualche accordo di chitarra, un paio di battute di batteria e scrivere qualche frase giusto per dare un senso alla melodia. Magari non veniva fuori un capolavoro, ma sicuramente sarebbe stato meglio della canzone precedente.
Degna prosecuzione di carriera per dare il via ad un cammino di evoluzione musicale e artistico della band.
E invece no! The Kolors sono riusciti nell’ impresa con la pubblicazione del singolo Karma. Il ritornello, quello che urla Dove sei oooooora? (mi vengono i brividi adesso solo mentre lo scrivo), è uno dei ritornelli più brutti e irritanti mai partoriti nella storia della musica.
E’ inconcepibile come abbia potuto riscuotere tanto successo. Evidentemente è lo stesso effetto di una sostanza psicotropa. Ti dà un senso di disgusto e nausea al primo assaggio, ma dopo non puoi più farne a meno.
E infatti con l’ascolto di Karma si è andati oltre…
Pare che esistano dei covi segreti di sadomasochisti musicali che si danno appuntamento nel meandri più reconditi del Deep Web per poi radunarsi per fare delle pratiche estreme di sadismo.
Non parlo di bondage, nè di farsi legare al guinzaglio strisciando come un cane o di farsi prendere a frustate. Parlo di qualcosa di ancora più estremo.
Si radunano per ascoltare in un loop infinito e senza sosta Karma per molte ore di seguito.
Una pratica che ricorda molto la Cura Ludovico, quella in cui il ragazzo teppista, protagonista di Arancia Meccanica, veniva legato alla sedia e costretto a vedere ripetutamente, per molte ore di fila, scene di violenza con l’obiettivo di fargli venire una nausea talmente forte da fargli passare per sempre la voglia anche solo di dare uno schiaffo a qualcuno.
E’ proprio da questo presupposto che è stato istituito un corpo speciale, denominato Rieducazione Musicale composto tra gli altri da Dave Gilmour e Jimmy Page e capeggiato dall’ integerrimo e severo ispettore Pino Scotto.
L’obiettivo sarebbe quello di sottoporre gruppi di ragazzi ad un ascolto continuo di The Kolors fino a infondere loro un disgusto talmente forte da ripudiare la loro musica e rieducarli musicalmente.
L’ambizioso obiettivo finale sarebbe quello di salvare la generazione di oggi e tornare ai fausti musicali del passato (Queen, Pink Floyd, Deep Purple, ecc…).
Questo articolo è pura satira! E’ pieno di tante assurdità talmente grottesche che più satira di così si muore. Fatto sta che i Kolors , cosi come i Pinguini Tattici Nucleari e tanti altri, sono lo specchio di una realtà musicale odierna che ha messo da parte la qualità e la ricerca di sonorità dal rilevante interesse tecnico, per lasciare spazio a hit veloci e ripetitive e dai ritornelli orecchiabili, degni per un breve reel sui social, ma che dopo un pò stancano.
Che sia chiaro! The Kolors hanno successo, vendono tanto e fanno bene a continuare a fare così se lo vogliono.
E’ evidente però che ci sia un lungo declino della musica, in cui l’ ascolto attivo e consapevole è stato rimpiazzato da fugaci scroll ai reel di TikTok, per le quali la musica dei Kolors è perfetta.
Non vado troppo oltre, anche perchè ne avevamo già parlato, sia in un podcast che in un articolo, sulle cause di questo fenomeno, e che ti invito ad ascoltare e leggere.
Se sei d’accordo con quanto scritto lascia un commento.
Se conosci la band e vuoi citare una loro canzone meno nota, ma dal contenuto musicale migliore e di cui non ne siamo a conoscenza, scrivilo nei commenti.
Oppure se sei un fan sfegatato dei Kolors e vuoi raccontarci la tua esperienza in uno dei segretissimi covi sadomaso, raccontaci la tua storia.😆






