Halloween: da rito dei morti a mercato della carne
Mettete in mostra le zucche mi raccomando
Halloween è una festa popolare le cui origini si perdono all’alba dei tempi. La teoria più verosimile è che la festa moderna sia l’evoluzione della festa celtica del Samhain, che cadeva appunto nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, che simboleggiava la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno.
In quella notte si accendevano fuochi per salutare i morti e ringraziare per il raccolto. Rappresentava il momento in cui il confine tra il mondo dei vivi era così sottile da permettere comunione tra i due. Il cristianesimo provò a purificare Samhain trasformandolo nella “vigilia di Ognissanti” (All Hallow’s Eve → Halloween). Nel XIX secolo gli immigrati irlandesi portarono le tradizioni in America e la festa si trasformò progressivamente in quella che conosciamo tutti.
Oggi, quella notte è diventata un carnevale fuori stagione. Le fiamme del rito si sono spente, rimpiazzate dalle strobo delle discoteche. Da celebrazione della morte a sfilata di costumi adatti a B-movies o film porno trash anni 90: l’ennesimo sintomo di una società che ha perso ogni rapporto con le sue origini e vuole solo divertirsi. 🥳
Ma come siamo passati dalla paura e dal misticismo a costumi provocanti? 🫣
Se ci pensate, i personaggi interpretati (infermiera, poliziotta, vampiro o strega) incarnano figure di potere sui maschi. La paura di trovarsi alla mercé di questi esseri si trasforma in eccitazione sessuale. Il fenomeno viene amplificato da chi sceglie di indossare queste uniformi provocanti consapevole che non ci sarà nessuna trasgressione reale. È questo gioco psicologico di tensione sessuale, visibile ma senza conseguenze, a renderlo così irresistibile e diffuso. 😇
La cosa ovviamente vale anche per i maschi, ma la donne non sono così facilmente abbindolabili come lo siamo noi. Beate loro!
Non possiamo che dare la colpa alla nostra cultura dell’immagine. Senza di essa quello che rimarrebbe sarebbero le feste casalinghe e il divertimento di un gruppo di amici qualunque.

Dobbiamo essere sinceri, restano anche alcuni sprazzi di innocenza.

Se avete figli, Halloween significa anche dolcetto scherzetto. La tradizione, nata tra Scozia ed Irlanda nel 1600, consiste nell’andare di casa in casa chiedendo dolcetti in cambio di una piccola performance. La performance oggi non esiste, c’è solo la transazione. Dammi i dolcetti o te ne pentirai!
Infine, come non parlare delle zucche. Come mai questi ortaggi sono diventati simbolo di Halloween?
La leggenda di Jack l’Avaro 🎃
Jack era un ubriacone irlandese incredibilmente tirchio e famoso per la sua astuzia.
Si diceva che fosse in grado di ingannare chiunque, persino il diavolo. Seconda la leggenda, un giorno riuscì a intrappolare il diavolo su un albero usando una croce, costringendolo a promettere di non reclamare mai la sua anima.
Quando Jack morì, però, non trovò né il Paradiso né l’Inferno ad accoglierlo: il primo lo respinse per la sua vita peccaminosa, il secondo per via della promessa del diavolo. Jack si ritrovò così condannato a vagare nell’oscurità, con in mano un carbone ardente donatogli dal diavolo stesso, che mise dentro una rapa scavata per illuminare il cammino.
Da questa storia nacque la tradizione delle lanterne, inizialmente fatte con rape o barbabietole nel vecchio continente, e poi con le zucche in America (Jack-o’-lantern).

La leggenda di Jack l’Avaro è interessante perché mostra due temi ricorrenti nella storia culturale di Halloween: astuzia e paura. Jack inganna il diavolo e sfugge a ogni forma di controllo, ma alla fine è condannato a vagare da solo, in equilibrio tra vita e morte. La sua lanterna diventa simbolo di protezione e guida, ma anche di solitudine e incertezza.
Questo dualismo ricorre in molte storie popolari (indipendentemente dall’ origine): fantasmi, spiriti e creature soprannaturali non sono solo mostri da temere, ma strumenti per insegnare regole sociali e morali. Aggiungere questo elemento fantastico alla narrazione, insieme ad emozioni forti come la paura, assicurano che l’insegnamento venga percepito in maniera immediata dal pubblico.
È emblematico di come la modernità abbia trasformato simboli potenti in oggetti consumistici MADE IN CHINA o mode stagionali. Come al solito, anche un cieco vede benissimo che dietro a tutte le mode ci sono interessi economici da capogiro. Costumi, decorazioni, gadget luminosi, eventi a tema: tutto progettato per vendere, stimolare l’attenzione, e anche creare contenuti da condividere. Ci rendiamo conto che sia una sorta di filo comune di tanti argomenti dell’era moderna. Ci dispiace se evidenziarlo risulta scontato, ma è un fatto che dobbiamo accettare (e continuare a riconoscere).
Noi questo Halloween vogliamo fare qualcosa di diverso. Ci sarà una puntata speciale del nostro Podcast in uscita il 31 ottobre dove vi racconteremo una storia horror: Salotto Vista Tempesta.
Vogliamo risvegliare il vero significato della festa ed attingere alla paura e terrore che ogni tanto fa piacere provare.
A tutti gli altri non ci resta che augurare un buon carnevale Halloween!








